Storia del Comune

Informazioni relative alla storia del Comune e ai Sindaci in carica dal 1808

Adagiata sulla collina che da Ascoli Satriano scende fino al Tavoliere, Stornarella è immersa nelle distese di grano duro che nei mesi di mietitura fanno da corona dorata al suo abitato. La sua storia, la sua cultura, gli usi, le consuetudini, hanno alla base la civiltà contadina fin dall’epoca neolitica (nelle vicinanze in zona Lagnano da Piede, esiste un sito neolitico di notevole importanza). Il territorio, che raggiunge una superficie di Ha 3388, ha un’altimetria di circa 154 mt. Il nome di Stornarella compare per la prima volta nei primi anni del 1600, allorquando i Gesuiti del Romano Collegio della Compagnia di Gesù, presero possesso e si insediarono in questo Feudo, stabilendo una residenza rurale che negli archivi, venne denominata “Residentia Asturnariensis”. Alla fine del 1767 i Gesuiti, già cacciati dal Portogallo e dalla Spagna, furono espulsi dal Regno di Napoli e i loro beni, tra cui le quattro masserie di Orta, Ordona, Stornara e Stornarella, furono devolute a iniziative laiche per la pubblica istruzione. Ma nel 1774 si volle tentare un esperimento di colonizzazione agricola con le terre dei Gesuiti di Orta e sorsero i cinque dipartimenti (alle quattro si aggiunse Carapelle.) con l’insediamento di 410 coloni provenienti da vari luoghi. A Stornarella ne furono assegnati 73. Nascono i “Cinque Reali Siti”. L’interesse del Re, Giuseppe Bonaparte per i Cinque Reali Siti, dopo il suo insediamento il 14 febbraio 1806, fece capire che due colonie sarebbero state elevate a rango di Università (Comune). Il 17giugno 1806, Stornarella avanzava la sua candidatura. La lotta fu coronata dal successo solo in un secondo momento, dopo un’altra censuazione. Ufficialmente l’Università (Comune) di Stornarella inizia la sua vita il 1° maggio 1808. Sin dall’antichità, la vicenda storica del Tavoliere e di Stornarella è stata legata alla transumanza delle pecore che venivano a svernare in Puglia da Molise, Abruzzo e Sannio, attraverso strade armentizie dette Tratturi. Questo fenomeno caratteristico risale ai tempi dei Romani. I proprietari dei greggi prendevano in fitto dai padroni dei fondi il pascolo invernale e pagavano anche un’imposta allo Stato come pedaggio per il passaggio degli animali. Nel 1443, il re aragonese Afonso I, volendo riformare questa antichissima usanza, istituì la Dogana delle pecore, che aveva sede in Foggia. Attualmente, cuore della cittadina e luogo storico di incontro quotidiano, è Piazza Umberto I dove sorge anche l’ex palazzo del Municipio, sovrastato dalla Torre con l’orologio. Interessanti le vicissitudini della Torre, trasformata un po’ alla volta nel palazzo ora sede della Biblioteca comunale e della Polizia Municipale. Anticamente era una costruzione di tre piani e il 1° maggio del 1808 nei suoi locali avvenne la prima riunione dei dieci Decurioni della nuova Università (Comune), (6 per Stornarella e 4 per Stornara). Situata in Largo Duomo, si trova la Chiesa dedicata a Maria SS. Della Stella, una piccola cappella realizzata dai Gesuiti del Collegio romano, risalente al 1600. Dopo la loro cacciata, la chiesa divenne Parrocchia e nel 1774 fu assegnata alla diocesi di Ascoli Satriano. Tra gli anni 1826-1836 furono necessari lavori di ampliamento con l’aggiunta di due navate laterali, terminanti poi con due cappelle dedicate alla Madonna della Stella e a San Francesco di Paola, e la cupola centrale. Oggi la chiesa si presenta ai fedeli e ai visitatori in tutto il suo splendore grazie ai lavori di restauro terminati alla fine del 2000. Testimonianza di grande rilievo della presenza dei Gesuiti a Stornarella è il quadro su tela collocato nell’abside della chiesa, che rappresenta una riproduzione dell’icona, raffigurante la Madonna con il Bambino, situata nella Cappella Borghese di S. Maria Maggiore in Roma. Esso è opera del pittore Antonio Marotta, ed è datato 1614. Il quadro si presenta arricchito di altre figure. Sopra la Madonna vi è l’Eterno Padre circondato da una schiera di Santi e Angeli. Ai piedi della Vergine figurano i due grandi Santi della Compagnia dei Gesuiti: il fondatore S. Ignazio di Loyola e l’apostolo delle Indie, S. Francesco Saverio. Poco più sotto altri due Gesuiti che morirono giovani studenti senza arrivare al sacerdozio: Luigi Gonzaga e Stanislao Kosta. Non hanno sul capo l’aureola perché quando l’artista dipinse il quadro, non ancora erano stati canonizzati. Tanti sono gli altari collocati nelle navate laterali: quello di S. Michele fu costruito a spese del popolo nel 1862, la statua scolpita in legno venne portata da Monte Sant’Angelo. Gli altari di S. Antonio, la Madonna del Carmine, e quelli di S. Francesco di Paola e della Madonna della Stella venivano dal 1855, affidati alle cure dei rispettivi devoti. Proseguendo per Corso Vittorio Emanuele III, di fianco alla sede del Municipio, è situato il Monumento ai Caduti, con il Parco della Rimembranza. L’opera in marmo, è stata realizzata dall’ing. Giulio Nordico di Verona ed inaugurata nel 1927. Sulla parte del basamento laterale sono incisi i nomi dei caduti della Prima e Seconda guerra Mondiale. Gli alberi piantati, ricordano i caduti della Grande Guerra. Per il divertimento dei bambini è stato realizzato un parco giochi in Via Stornara e la villa comunale, dedicata a Papa Giovanni Paolo II. In Via Ascoli Satriano, vi è una piazza dedicata a San Pio.

Sindaci in carica dal 1808

Clicca sul seguente pulsante per consultare il documento attestante tutti i Sindaci in carica nel Comune di Stornarella dal 1808:

Sindaci in carica dal 1808

 

Pagina aggiornata il 27/06/2024

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